Che siano moto o auto, l'impartante è che i test siano eseguiti con l' imparzialità e la demenza che ci contraddistingue. Promettiamo che i seguenti mezzi sono stati messi abbondantemente alla frusta, in varie situazioni, dal solito branco di animali dal polso fortemente snodabile, e dal piede decisamente pesante. Nella speranza di aiutarvi in una possibile scelta d'acquisto, o semplice delucidazione, vi auguriamo buona visione con i nostri test alternativi...
P.S. Non tentate di imitare nulla di ciò che vedrete su queste pagine

 

F4 1000 Tamburini - M.Y. '05

173,7 Cv - 184 Kg - 307 Km/h - 43000 €

 

Introduzione
Realizzare la moto sportiva più bella del mondo, è il sogno di ogni progettista, fare di questa anche la più
veloce esclusiva e potente del mercato, era il mio sogno. Volevo vedere in ogni dettaglio la perfezione della forma, nell'esaltazione della materia e della sua efficacia.

Con queste parole dell' Ingegner Massimo Tamburini, disegnatore di altri grandi miti come la serie Ducati 748/916/996/998, ci descrive la sua opera più grande. E noi del PRT, tenendo a freno il nostro funambolismo demente, inevitabile davanti ad un opera del genere siamo qui per provarla, e farvi assaporare l'equilibrio perfetto di una moto italiana, che sprizza passione ed esclusività da ogni suo angolo.

     

   

  

 

 

Avantreno e Cerchi
All'avantreno campeggia una possente forcella da 50mm marchiata Marzocchi, con trattamento al Tin, e piedini ricavati dal pieno. Tali elementi supportano le nuove pinze Nissin Racing ricavate dal pieno, a 6 pistoncini contrapposti, realizzate appositamente su ordine MV, dalla ottima potenza, ma con un discreto mordente iniziale. Ciò nonostante, applicando una maggiore forza alla mano destra, si possono ottenere staccate di tutto rispetto, come impone una moto di questo pregio. La forcella, invece, è un opera d'arte in quanto comunica ogni minima asperità, copiando ogni minima variazione del suolo, come a trasformare qualunque strada non proprio perfetta, in asfalto degno di una pista.
Scendendo ancora con gli occhi, si possono trovare  una coppia di cerchi Marchesini, forgiati in alluminio, leggeri e resistenti,  che vantano una ridotta inerzia giroscopica, tale da incrementare sensibilmente la maneggevolezza e l'ingresso in curva della moto.

  

  

 

 

Strumentazione
Sulla piastra di sterzo della Tamburini, arricchita da uno speciale trattamento,  trova posto la famosa targhetta in oro 18 carati, recante il nome del modello, quello del fortunato proprietario ed il numero di serie limitato a soli 300 esemplari. La piastra è inoltre provvista di un ammortizzatore di sterzo Ohlins, da sempre riferimento nel settore, quindi senza bisogno di presentazioni, utile, ma non indispensabile, visto il comportamento sempre pulito e sotto controllo del caricatissimo avantreno, nonostante la potenza in gioco. Il contagiri bianco, affiancato dal display digitale, comprensivo anche della funzione cronometro, completa il quadro, chiaro e ben leggibile, con la mancanza però di un orologio digitale. Il tutto, coperto dal cupolino, dotato di un nuovo plexiglass realizzato con tecnologia aeronautica, che migliora l'aerodinamica e diminuisce gli effetti deportanti alle alte velocità, completano la parte anteriore della moto.

  

 

 

Semimanubri e carene
I semimanubri, realizzati in alluminio forgiato, inclinati di 5 gradi rispetto al piano orizzontale, sono dotati di nuove massete smorzanti contro le vibrazioni. L'intera carenatura è realizzata in fibra di carbonio, come i condotti di aspirazione, con una stupenda verniciatura a zone. Ogni particolare è stato curato in modo maniacale come il logo Tamburini, ispirato alla sua firma in calce.
Forcellone e pedane
Il particolare disegno a razze sdoppiate dei cerchi Marchesini valorizza ulteriormente il forcellone ad arco, realizzato in lega di magnesio, con capriata integrata e catena passante, dal peso complessivo di 4.1 chilogrammi. Anche la piastra inferiore della forcella  e le piastre del telaio sono in magnesio, dove il peso è di poco superiore al chilogrammo. Le pedane, ricavate dal pieno e regolabili in più posizioni, sono rifinite con il logo F4 1000. Vicino troviamo il nuovo parafango in carbonio, come la protezione anticalore sul collettore.

 

  

   

  

 

 

Sospensione
Il rigidissimo assetto della Tamburini composto anche dalla sospensione posteriore,  pur confermando la cinematica tradizionale nel suo schema, è dotata del rivoluzionario ammortizzatore Sachs Racing, derivato dalla Formula1, più leggero di 1200 grammi. Eccezionale la possibilità di regolare la taratura contemporaneamente sulle alte e basse velocità, in modo preciso e sensibile.
Motore
La chicca di questa esclusivissima moto si cela sotto le nobili spoglie del carbonio,  avvolta dal telaio in cromo molibdeno. Questa chicca è il motore. Costituito dal rivoluzionario sistema TTS, che per la prima volta viene impiegato su una moto di serie, inserisce il concetto di geometria variabile in aspirazione. Il risultato è un motore sempre prontissimo ad ogni regime di rotazione, vantando un picco di coppia di 11,5 kgm a 9200 giri. La casa dichiara 173,7 Cv in configurazione standard. Ma con il kit in dotazione,  comprensivo di eprom e scarichi più liberi, sia di aspetto che di produzione Arrow come gli originali, si possono passare agevolmente i 180 Cv. Potenza che unita al peso di 184 kg,  porta la Tamburini  ad essere la moto di serie più veloce attualmente in produzione, con i suoi oltre 307 chilometri orari rilevati.

  

 

 

Conclusioni
La mia conclusione?
Credo di poter affermare di aver guidato la miglior moto mai provata. Qualcosa di tanto estremo quanto efficace, a partire dal suo rigidissimo asseto, in grado di garantire una stabilità sul veloce mai provata prima, roba da 30/40 km l'ora sopra quello che ci si aspetti! Impegnativa e scomoda, come una vera sportiva deve essere, con una sella in alcantara sottilissima, in grado di far precepire, merito anche dell'assetto, ogni minima imperfezione e granello d'asfalto. Un motore cattivissimo ma a tempo stesso gestibile e sfruttabile, grazie anche al TTS, con una progressione e dei bassi mai sentiti su una 4 in linea.
Un sound particolarissimo, rabbioso e sibilante allo stesso tempo,  una cura dei particolari imbarazzante,
fanno di questa moto, un mezzo a due ruote avanti di qualche step a qualunque altra moto in commercio. A chi mi chiede: -Vale 43000 Euro? Rispondo: -Se te li puoi permettere, li vale tutti fino all'ultimo centesimo!

 

   

   

 

 

 
 
 

Foto by Vasco